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Partiture / CD


Sconfinarte Edizioni Musicali Sconfinarte Edizioni Musicali

BAM - Beyond Any Music

BAM - Beyond Any Music


Ema Vinci Edizioni

Edizioni Musicali Sinfonica, Brugherio, Italy Edizioni Musicali Sinfonica

Edition Walhall

Edition Walhall


Ut Orpheus, Bologna, Italy Ut Orpheus

UB-music - Italy UB-music


Umberto Bombardelli - Cordes multiples

Cordes multiples

Federico Pische, pianoforte


EMA Vinci Records


Umberto Bombardelli - Versus

Versus

Giacomo Brunini, chitarra

"Sacrae chitarra"

EMA Vinci Records

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Umberto Bombardelli - Come Natura

Come Natura

Quartetto Indaco, archi

"Dante21"

Sconfinarte Edizioni Musicali

>> leggi la presentazione dell'Autore <<


Umberto Bombardelli - Rising

Rising

Dario Atzori - Giacomo Brunini, chitarre

"Mirrors"

EMA Vinci Records - CD 70217

>> leggi la recensione di Renzo Cresti <<


DALL'ALTO

Interpreti vari

EMA Vinci Contemporanea - CD 70205

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Umberto Bombardelli - H.I. von Biber, Five Mysteries

Five Mysteries

Marco Rizzi, violino
Emanuele Vianelli, organo
Kerem Brera, violoncello

BAM International

BAM 19601

>> leggi la recensione di Renzo Cresti <<


Umberto Bombardelli - Full voice

Full voice

Alessandro Castelli, trombone
"Ianus"

EMA Vinci Contemporanea - CD 3616400913382

>> leggi la recensione di Emiliano Michelon <<


Adele D'Aronzo - Dediche

Ad Unum

Adele D'Aronzo, pianoforte
"Dediche"

EMA Vinci Contemporanea - CD 70166

>> leggi la recensione Enrico Raggi <<


Umberto Bombardelli - AURA

AURA

Interpreti vari

EMA Vinci Contemporanea - CD 70115

>> leggi le recensioni di Sergio Del Mastro e Omar Zoboli <<

>> leggi le recensioni di Luciano Chillemi <<


Paolo CArlini - Virtuosismi contemporanei per fagotto

Minus

Paolo Carlini, fagotto
"Virtuosismi contemporanei per fagotto"

EMA Vinci records – 40057

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Music from a parallel world vol.3

Inner Sounds

Roberto Arnoldi, violino
"Music from a parallel world - vol.3"

MAP Classics

MAPCL 10031


Controluce Atzori Brunini

Danze interrotte

Dario Atzori-Giacomo Brunini, chitarra
"Archivi del XXI secolo"

Sconfinarte Edizioni Musicali

RR-020

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4 Nuovi Studi, per chitarra

Inner Sounds

Rafael Negri, violino
"Archivi del XXI secolo"

Centro Musica Contemporanea

CMC-1501


4 Nuovi Studi, per chitarra

Quattro nuovi Studi, per chitarra

"Arioso / Duetti"

Luciano Chillemi, chitarra
"Archivi del XXI secolo"

Centro Musica Contemporanea

CMC-1301

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Seven Colours


Seven colours

Interpreti vari

AB Editore

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Super flumina per violoncello


Super flumina

Andrea Favalessa, v.cello

Simc - Mc Harmony


Danze Interrotte per due chitarre


Danze interrotte

Duo chitarristico
Les divertissements

Maria Vittoria Jedlovski - Claudio Ballabio

LR CD 079 M.A.P.


Cadenza, per ottetto di fiati


Cadenza

Koinè Wind Ensemble

SL CD 1022 Stile Libero, Bologna


Uni/versus, per organo


Uni/versus

Armonie contemporanee all'organo Callido

Mariella Martelli, organo

ARS Publica


Kyrie, per organo


Kyrie

Ars Organica - Vol. 1
Francesco Catena, organo

DDD RUS 553070.2


Uni/voice, per sei pianoforti e soprano ad libitum


Uni/voice

Illusione ottica
(CD a tiratura limitata)

MusiCaMorfosi


Critica

Versus

Versus di Umberto Bombardelli è un pezzo basato su continue trasformazioni di un incipit gregoriano, contrapposte a un ostinato di due note. È costruito con armonici che conferiscono accenti eterei e sospesi. L’andamento scorrevole e sicuro dimostra la familiarità del compositore milanese con la chitarra, seppur questo sia un brano del 1992, strumento non facile da utilizzare per chi non padroneggia le diteggiature.

Renzo Cresti

Come natura

La struttura del brano e le soluzioni compositive sono determinate da alcune immagini-chiave del Canto XI della Divina Commedia. Innanzitutto l’idea di vertigine davanti all’abisso che si apre ai piedi di Dante e Virgilio. Poi la violenza, l’introversione e la dissoluzione, identificate nelle tre cerchie dei violenti, dei suicidi e dei peccatori contro Dio e la Natura. Infine, l’ascesa di un puzzo insopportabile dalle profondità dell’Inferno. Nel Canto è presente anche il tema dell’Arte come prosecuzione dell’atto creativo di Dio; il pezzo, analogicamente, si sviluppa così da un esiguo materiale musicale – sequenze di quattro suoni basate sulle diverse combinazioni sempre degli stessi intervalli (tono, terza minore, quinta giusta) – mantenuto in uno stato di costante espansione.

Umberto Bombardelli

Rising

Umberto Bombardelli ha scritto molto per chitarra, diventata, negli ultimi anni uno dei suoi strumenti preferiti. Il titolo Rising sottolinea che nel brano prevalgono i movimenti ascendenti: dalle vere e proprie figurazioni melodiche, fino ai frequenti bending e ai glissando, ottenuti sfregando con le unghie la sesta corda dal capotasto in direzione del ponticello. Ascendente anche nel senso del prevalente ricorso al crescendo, a sfavore del diminuendo. Malgrado il voluto primeggiare dei moti ascendenti la forma del brano è ben equilibrata. La sonorità è luminosa, dal voluto tono antisentimentale, ottenuto in maniera originale sui diversi registri dello strumento e sulla loro combinazione. Pezzo curioso e godibile, inventivo e ottimamente eseguito.

Renzo Cresti


Full voice

" (...) Full voice di Umberto Bombardelli è forse il brano, fra tutti quelli di questo disco, più completo; nel senso che mi sembra esplori tutte le possibilità dinamiche e timbriche – glissandi, vibrati e così via – del trombone in una combinazione di affascinante complessità (per l’esecutore)".

Emiliano Michelon (OperaClick - 12/02/2021)


In a green light

Di che luce verde stiamo parlando? Ne avverti colori densi e grevi, fisicamente presenti; concretezza, un corpo a corpo con la materia; estroversione, energia, legami viscerali. Verdi vegetali e rossi cupi, di ortaglie, siepi, rampicanti; note sporche di terra; macchie cromatiche di lauri, bossi, faggi, olmi, platani, castani, pioppi, dove ogni verso o rumore si perde, inghiottito (sono grida vesperali). Il tono è sempre drammatico (“teatrale”, certo); carne e passione, gesti larghi, da presa diretta di cose e sangue. In a green light è la metafora di un fiume: parte da un singolo suono (la polla primigenia), zampilla, scorre, accumula energia, attira e trascina con sé la vita che incontra nel proprio corso, rallenta e riparte; lungo il tragitto, increspature, onde leggere e spumeggianti (trilli, bicordi, pizzicati, quintine di sedicesimi); ora si arena a contemplare il paesaggio (in una poetica del timbro giocata sulla delibazione della singola nota); ora accende il suo meccanismo a orologeria (i guizzi luminescenti sulla corda acuta); s’arena in magri greti, incontra vigneti becchettati e nidi di uccelli, arriva al vasto delta. Il mare chiama.

Enrico Raggi


Ad Unum

Gioco di contrasti Ad Unum , di irruenze che aprono, spalancano, si muovono. Bombardelli ha riconquistato un dinamismo, un vigore, una vitalità d’altri tempi. San Giorgio che lotta col mostro. In questo brano si riaffaccia il pericolo, l’azzardo, la ferita, anche l’enigma (per i continui spegnimenti e le dissolvenze, come braci che covano sotto la cenere). Senza di essi, che arte sarebbe? L’intensità che percorre la tastiera è la forma visibile di una pienezza interiore che preme, lampeggia, emerge in superficie (alla ricerca di un canto). Più salda è l’architettura, più imprevedibile la direzione; maggiore la compostezza, più violente le correnti che si scontrano dentro. Facinoroso, saporito, stagionato, come un buon formaggio; impervio e selvatico, alla faccia delle buone maniere.

Enrico Raggi


Minus

Minus e' certamente un brano complesso, virtuosistico sia dal punto di vista tecnico che dal lato interpretativo, un brano denso di scrittura ricco di contenuti. Numerosi gli episodi vorticosi e "infuocati il piu' veloce possibile" sapientemente alternati a sonorita' sospese, momenti lirici ed espressivi accentuati dall'uso dei glissandi che ne esaltano il risultato, a situazioni in cui il suono viene prodotto dal solo fiato senza ancia con l'uso delle chiavi in modo percussivo, sempre all'interno di una regolare relazione con la pulsazione metrica. Numerosi sono i momenti in cui la nota singola viene mantenuta con variazioni timbriche e di colore fino ai flatterzunge che esaltano la tensione all'interno del percorso di frase. Dai primi momenti di lettura e decifrazione del brano e' stato un piacere scoprire le tante idee e i contenuti musicali,un lavoro che ha generato un crescendo di idee e soluzioni interpretative musicali e strumentali che mi hanno divertito e stimolato ad ogni sessione di studio.

Paolo Carlini


Renzo Cresti: recensione del Cd "Five mysteries"

"Conosco e seguo la musica di Umberto Bombardelli da tanti anni e ne apprezzo la sapienza costruttiva e la genuinità comunicativa. Usare il termine 'genuinità', così caro a Niccolò Castiglioni, non è una leggerezza, anzi, potrebbe essere addirittura l'a priori in questa nostra epoca dove la comunicazione è virtuale e vaporosa. Una comunicazione che non comunica. Comunicare è diverso che esprimere, in quanto tutti e tutto esprime qualcosa, mentre comunicare significa entrare in comunità, in un insieme, in un abbraccio profondo. Ho intitolato la scheda su Umberto Bombardelli, nel mio libro Musica presente, in maniera significativa Ascoltare se stessi per comunicare agli altri. E così scrivevo a termine della disamina: "La musica di Umberto Bombardelli non è processo ma opera compiuta, che rivaluta il concetto di forma, derivata da una fantasia associativa, da una perizia tecnica e da una delicatezza espressiva che paiono gli aspetti più evidenti del suo recente percorso compositivo". Questi aspetti si riscontrano nell'originalissimo cd Five mysteries. Il contenuto di questo progetto è assai interessante. Inizia nel 2013, da un'idea del violinista Marco Rizzi, il quale era interessato alle Sonate del Rosario di Biber, ispirate ai 15 Misteri della tradizione. Bombardelli ha lavorato per cinque anni abbinando, in modo omogeneo, sue composizioni a quelle di Biber. In particolare seguendo questa scaletta:
1. Bombardelli, Il Battesimo nel Giordano - Biber, Gesù viene presentato al Tempio
2. Bombardelli, Le Nozze di Cana - Biber, L'incoronazione di Maria
3. Bombardelli, L'annuncio del Regno di Dio - Biber, L'Annunciazione dell'Angelo
4. Bombardelli, La Trasfigurazione - Biber, La discesa dello Spirito Santo
5. Bombardelli, L'Eucarestia - Biber, Gesù è crocifisso.
Presentando il lavoro, Daniele Enrico Maria Maggiore (CEO BAM International) così scrive: "L'accostamento dei brani di Von Biber a quelli di Umberto Bombardelli, potrebbe sembrare irrispettoso", in realtà è molto convincente, soprattutto perché Bombardelli è profondamente convinto dei Misteri che affronta, una convinzione che gli ispira ottimi risultati anche dal punto di vista formale. "La scelta dell'organico" - scrive Bombardelli nelle Note di copertina - "violino e organo manualiter, si pone in continuità con le abitudini esecutive barocche, secondo le quali il passaggio dall'organo al clavicembalo era un fatto del tutto naturale. Nei miei brani, tuttavia, l'organo è d'obbligo: con la possibilità di realizzare lunghi suoni tenuti e sequenze melodiche legato, viene a impersonare una sorta di 'estensione' del violino solista". Interessante il cospicuo ricorso al simbolismo musicale, non esplicito, anche perché non vi è alcun intento descrittivo. Eccellenti gli interpreti: Marco Rizzi al violino, Emanuele Vianelli all'organo e Kerem Brera al violoncello, un ottimo esempio di come, se si ha tecnica e convinzione, si può passare tranquillamente dal Barocco al presente, da musica a musica".

(www.renzocresti.com - 2020)


Bombardelli: ascoltare se stessi per comunicare agli altri

"Di Umberto Bombardelli (1954), perizia tecnica e delicatezza espressiva paiono gli aspetti più evidenti della sua produzione recente. Nell’attuale situazione compositiva, non occorre un ulteriore approfondimento tecnico, quanto una rinnovata disponibilità alle esigenze interiori, una forma mentis meno manageriale e più in sintonia con le energie vitali, collegate alla verità del vissuto individuale e collettivo. Non devono venir prima le commissioni, deve venire prima l’idea, quella da cui parte un brano, il quale deve scaturire proprio da un’urgenza comunicativa che, grazie al lavoro tecnico, si concretizza in oggetto musicale. L’interiorità e l’oggetto, queste sono le due polarità di Bombardelli. Prima deve compiersi l’esperienza dell’ascoltarsi e dell’ascoltare, poi quella dello scrivere, il linguaggio compositivo è l’esito personale di questa esperienza. L’atteggiamento essenziale è quello dell’essere in ascolto, di se stessi e degli altri. (...) La delicatezza del sé, la leggerezza del tratto e la scioltezza del gesto sono doti non comuni che troviamo naturali nello stile di Bombardelli, questo il suo dono alla cultura del presente (spesso egocentrica e presuntuosa)".

Musica Presente
di Renzo Cresti
Libreria Musicale Italiana; Lucca, 2019


Arioso

In questo studio di Umberto Bombardelli sfida la chitarra a sostenere un discorso melodico variamente articolato. Le prime tre frasi del pezzo sono infatti monodiche e giocano sul riproporre a varie altezze l’inciso iniziale , che quasi come un richiamo col suo intervallo di terza, ci guida attraverso la complessità del successivo sviluppo melodico segnato via via da numerose pause di sospensione . Naturalmente la chitarra non è uno strumento prettamente melodico e l’autore dopo questo avvio gioca sul contrasto drammatico con un altro elemento: quello accordale che sciolto in aggressivi arpeggi o misteriose tamborre frange il discorso. Allora le frasi melodiche via via si frammentano e il discorso comincia a evolvere accennando linee polifoniche, e trovando nelle pause, negli echi, nelle risonanze in definitiva nel mistero del timbro un forte elemento di sviluppo, notevole il culmine del brano con l’assieparsi concitato di trilli. Poi il brano dissolve la tensione prima in sottili sonorità sovracute prodotte dagli armonici e poi reiterando l’intervallo di terza nel registro grave. Il piacere dell’ascolto e dell’ esecuzione di questo pezzo sta appunto nel coglierne tutto l’arco formale, nell’assaporare il graduale compiersi delle premesse: quel clima espressivo cantabile affermato subito in modo perentorio all’inizio che si compie via via integrando tutte le risorse timbriche e polifoniche dello strumento.

Resonances

Il canto iniziale, solitario e spoglio, sulla corda più acuta, quasi invocante col suo incedere solenne (novello Orfeo?) si incarica di com-muovere, sul palcoscenico delle sei corde, altri suoni, altre risonanze: dapprima gli fanno eco alcune linee polifoniche poi pian piano tutto il brano si popola di arpeggi, ora magici, ora aggressivi e guizzi di scalette cromatiche. Al culmine di in questa agitazione timbrica improvvisamente tutto ritrova la quiete nelle ampie linee dell’episodio polifonico finale.

Duetti

Sospeso e misterioso ma anche solenne e affermativo, sempre intenso come un Inno a piu voci che celebra il filo misterioso che sostiene tutti gli aspetti della realta'. Viene in mente Leopardi:"...a qual suo dolce amore sorrida la Primavera".

Luciano Chillemi


Recensione del concerto di presentazione del CD Controluce - Duo chitarristico Atzori-Brunini. Lucca, 29.11.2016

Danze interrotte

Che Umberto Bombardelli sia uno dei migliori compositori per chitarra (strumento assai difficile da padroneggiare compositivamente) non c'è dubbio, la sua ricca e bellissima produzione chitarristica sta a dimostrarlo, come anche queste Danze interrotte (2001), scorrevolissime e intelligentemente montate, ancora una volta ben eseguite, con la dovuta leggerezza, dal giovane duo.

Renzo Cresti


Quattro Duetti per oboe e clarinetto

Mi è usuale associare la figura di Umberto Bombardelli a quella dei grandi compositori “artigiani” della tradizione storica (l’elenco sarebbe lungo), che dietro l’apparente routine di scrittura celavano in realtà una straordinaria creatività. Così è Bombardelli, un compositore che non sente certo la necessità di esplorare territori incontaminati con il solo fine di stupire ma che, al contrario, fonda la sua produzione su una vena creativa di grande valore ed estrema spontaneità, appropriandosi di una tradizione solidamente assimilata ma che allo stesso tempo si rivolge ampiamente a nuove forme espressive e tecniche. Bombardelli scrive musica estremamente gradevole, ma allo stesso tempo ben lontana da quei generi musicali che troppo spesso sentiamo oggi imperversare e che fanno purtroppo della piacevolezza deteriore la loro caratteristica prevalente. Nei suoi Duetti per oboe e clarinetto dei quali assieme al collega Omar Zoboli abbiamo avuto l’onore di essere dedicatari e che abbiamo recentemente registrato, si riscontrano tutte le caratteristiche della sua produzione, seppure in un minuscolo organico. Lo spirito creativo si coniuga alla perfezione con la maestria compositiva e la perfetta conoscenza tecnica degli strumenti.

Sergio Del Mastro

La musica di Bombardelli mi racconta di uno spirito libero che si guarda intorno, osserva incuriosito, divertito, annota fogli di diario in musica. Il tutto con la leggerezza estrema di qualcuno che non vuole “dimostrare” nulla, ma che trascrive con arguzia e attenzione le sue emozioni sonore, nate dall' incommensurabile mondo musicale che ci circonda. Nei suoi Duetti per oboe e clarinetto percepisco in particolare uno spirito elegante, leggero, direi quasi francese, come quello di musicisti della prima metà del secolo scorso, dal "Groupe de 6” a Jean Francais, da Milhaud a Poulenc, mischiato a una punta di cubismo e di minimalismo, un po’ di “Bauhaus” costruttivo in miniatura, e di surrealismo alla Buzzati. Una musica che mi regala buonumore spensierato, che fa venir voglia di incontrarne l’autore, per scambiare un po’ di idee e magari sorseggiare insieme un buon vino d’annata…

Omar Zoboli


A cura di Piero Bonaguri

Envision the music (Immaginare la musica)

Edizioni Ut Orpheus

(Il testo - realizzato in collaborazione con la SIMC, Società Italiana Musica Contemporanea - contiene il mio brano Das klingende Lied III per chitarra).


A cura di Piero Bonaguri

Chitarra oggi

Edizioni Carisch, Milano, 2011
Collana Educational

(Il testo - oltre alla mia composizione 5 piccoli pezzi - contiene una raccolta di brani chitarristici di autori contemporanei, con indicazioni e commenti degli stessi Autori).


SOLO

Quasi delle variazioni sulla solitudine… Scrivere per la chitarra un pezzo virtuosistico , “da concerto “ suggerisce all’autore di esplorare e dare voce all’ampio registro espressivo dello strumento dimostrandolo capace sia di forti contrasti drammatici sia di intenso lirismo, una vocazione solistica dello strumento , “una solitudine”che è come scoprire tutto un mondo interiore che si agita, desidera, si stupisce, domanda, esplode di gioia: ne esce un brano virtuosistico, un vero pièce de resistence ma per nulla esteriore. Solo è formato da vari episodi che si saldano fra loro senza soluzione di continuità. Dalla tempestosa inquietudine della sezione iniziale caratterizzata da fluenti arpeggi che via via evolvono verso un clima più martellante e aggressivo si passa a sezioni più interrogative e sospese dove l’autore riesce con mezzi semplici (ad esempio contrapposizioni dinamiche improvvise , salti di registro) ad ottenere risultati di alta suggestione e di straordinaria resa sonora. Al centro del pezzo il clima espressivo si fa lirico e fantasioso tramite frammenti di canto alternati a bicordi ribattuti che sfruttano abilmente la capricciosa disomogeneità timbrica delle corde della chitarra. Il finale, preceduto da un misterioso episodio in pianissimo, è una gioiosa e vitale esplosione di sonorità che poi si placa su un insistito ribattere una dopo l’altra le corde a vuoto della chitarra finchè risuona a lungo solo il mi basso quasi per permettere alla memoria di riassaporare tutto il percorso fatto.

Luciano Chillemi


Sette studi per chitarra: un'occasione per un originale percorso musicale e interpretativo (di Luciano Chillemi)

Scarica gratuitamente il saggio (PDF)


A proposito degli "Studi per flauti dolci"

Umberto Bombardelli si trova a suo agio nello spazio dello Studio. Con facilità lo conduce in una dimensione di totale libertà, gioia, divertimento. Per lui, come in alcune lingue straniere, il verbo “suonare” appare tradotto con la stessa parola che indica la parola “giocare” (to play, Spielen, jouer, jàccani). Due facce della stessa medaglia. Azioni gemelle che si (con)fondono, si sovrappongono, si mescolano. Volo (mentale) e acrobazia (sonora), concepiti nell’ottica di una reale preoccupazione pedagogica. Volteggiare fantastico e godimento del suonare. Un intimo saldarsi di piacevole, utile, allettante, istruttivo. Impossibile scindere i termini della questione. Questi Studî sono veri giochi musicali, come li intendeva Johan Huizinga, quando scriveva “il carattere ludico può essere inerente alle azioni più elevate”. Ci si muove, insomma, sulla linea del pensiero elaborato da Marco De Natale nel suo libro La Musica come Gioco (Peter Lang, Berna 2004). L’inventio compositiva si fonde con una perfetta fattualità (ciò che s’intende in termini di realizzazione, eseguibilità, materialità, corporeità, varie facoltà psicomotorie gestualmente e mimicamente implicate) entro i contesti tipicamente funzionali del genere affrontato (...)

Enrico Raggi

scarica il saggio completo (PDF, 70 KB)


(...) L' opera musicale di Umberto Bombardelli ci appare sorretta da un ideale percepito come vero, da una comunicatività che diventa ogni volta partecipazione... Il rapporto che Bombardelli vive col materiale musicale è quindi un 'amicizia: un 'amicizia con quanto nato dall' idea iniziale, dall' ispirazione di partenza... C'' è prima un 'urgenza spirituale, un 'esigenza interiore, un bisogno che attraverso il lavoro diviene poi oggetto musicale (...)

Enrico Raggi, Radio Vaticana


(...) La musica di Bombardelli non e' negazione, ne' progetto, ne' ideologia, ne' processo, e' un oggetto fantasioso e inventivo, dove fantasia e invenzione sono sì' legate alla penna, alla mente e al pensiero, alla cultura e alla tradizione compositiva, ma sono in primis qualità dell' uomo, e' per questo che mantengono anche una fascinazione sensibile, una grazia d' ascolto che si fa viatico della comunicatività. In tal modo l' ascoltatore percepisce non solo la bellezza delle forme e l' abilità nel costruirle, ma la genuinità del loro esserci (...)

Linguaggi della musica contemporanea
a cura di Renzo Cresti
Guido Miano Editore; Milano, 1999


(...) La prima fase della mia produzione nasce dall 'interesse per il gioco automatico delle regole che scaturiscono dall' analisi approfondita di uno spunto musicale... Si stava a mia insaputa facendo avanti un prepotente desiderio che la mia musica manifestasse una qualche sorta di necessità' interna (...)

Umberto Bombardelli, da "Autoanalisi"
Enciclopedia Italiana dei
Compositori Contemporanei

Pagano, Napoli, 1999

ISBN: 88-87463-0-7


Renzo Cresti

L'e(ste)tica della bellezza

Edizioni Il Molo, Viareggio, 2007

ISBN: 978-88-89638-70-5

(Il testo contiene alcuni saggi introduttivi di C.Mezzasalma e R.Cresti a 64 interessanti interventi - di altrettanti compositori italiani - circa i propri rapporti con le altre arti)


Gian Nicola Vessia - Marco Rossi

Le Firme dell'organo

Edizioni Carrara, Bergamo, 2003

(il testo riporta le biografie e i cataloghi dei compositori italiani del Novecento che abbiano dedicato pagine all'organo)


Quaderni di Octandre

Agenda Edizioni, Bologna, 1992

Il fascicolo contiene una dettagliata analisi di Cadenza per ottetto di fiati, a cura dell'illustre musicologo Benedetto Passannanti.