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Scores / CDs


Sconfinarte Edizioni Musicali Sconfinarte Edizioni Musicali

BAM - Beyond Any Music BAM - Beyond Any Music

Ema Vinci Edizioni

Edizioni Musicali Sinfonica, Brugherio, Italy Edizioni Musicali Sinfonica

Edition Walhall Edition Walhall

Ut Orpheus, Bologna, Italy Ut Orpheus

UB-music - Italy UB-music


Umberto Bombardelli - Cordes multiples

Cordes multiples

Federico Pische, piano


EMA Vinci Records


Umberto Bombardelli - Versus

Versus

Giacomo Brunini, guitar

"Sacrae chitarra"

EMA Vinci Records

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Umberto Bombardelli - Come Natura

Come Natura

Indaco Quartet, strings

"Dante21"

Sconfinarte Edizioni Musicali

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Umberto Bombardelli - Rising

Rising

Dario Atzori - Giacomo Brunini, guitars

"Mirrors"

Ema Vinci Records

EMA Vinci Records - CD 70217

>> read the review by Renzo Cresti << (Italian)


DALL'ALTO

Various performers

EMA Vinci Contemporanea - CD 70205

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Umberto Bombardelli - H.I. von Biber, Five Mysteries

Five Mysteries

Marco Rizzi, violin
Emanuele Vianelli, organ
Kerem Brera, cello

BAM International

BAM 19601

>> read the review by Renzo Cresti << (Italian)


Umberto Bombardelli - Full voice

Full voice

Alessandro Castelli, trombone
"Ianus"

EMA Vinci Contemporanea - CD 3616400913382

>> leggi la recensione di Emiliano Michelon <<


Adele D'Aronzo - Dediche

Ad Unum

Adele D'Aronzo, piano
"Dediche"

Ema Vinci Records

EMA Vinci Contemporanea - CD 70166

>> read the review by Enrico Raggi << (Italian)


Umberto Bombardelli - AURA

AURA

Various performers

Ema Vinci Records

EMA Vinci Contemporanea - CD 70115

>> read the reviews by Sergio Del Mastro and Omar Zoboli << (Italian)

>> read the reviews by Luciano Chillemi << (Italian)


Paolo CArlini - Virtuosismi contemporanei per fagotto

Minus

Paolo Carlini, bassoon
"Virtuosismi contemporanei per fagotto"

Ema Vinci Records

EMA Vinci records – 40057

>> read the review by Paolo Carlini << (Italian)


Music from a parallel world vol.3

Inner Sounds

Roberto Arnoldi, violino
"Music from a parallel world - vol.3"

MAP Classics

MAPCL 10031


Controluce Atzori Brunini

Danze interrotte

Dario Atzori-Giacomo Brunini, guitar
"Archivi del XXI secolo"

Sconfinarte Edizioni Musicali

RR-020

>> read the review by Renzo Cresti << (Italian)


4 Nuovi Studi, per chitarra

Inner Sounds

Rafael Negri, violin
"Archivi del XXI secolo"

Centro Musica Contemporanea

CMC-1501


4 Nuovi Studi, per chitarra

Quattro nuovi Studi, per chitarra

"Arioso / Duetti"

Luciano Chillemi, guitar
"Archivi del XXI secolo"

Centro Musica Contemporanea

CMC-1301

>> read the review by Luciano Chillemi << (Italian)


Seven Colours


Seven colours

Various players

AB Editore

>> read the review by Luciano Chillemi << (Italian)


Super flumina per violoncello


Super flumina

Andrea Favalessa, cello

Simc - Mc Harmony


Danze Interrotte per due chitarre


Danze interrotte

Guitar Duo
Les divertissements

Maria Vittoria Jedlovski - Claudio Ballabio

LR CD 079


Cadenza, per ottetto di fiati


Cadenza

Koinè Wind Ensemble

SL CD 1022 Stile Libero, Bologna - Italy


Uni/versus, per organo


Uni/versus

Contemporary harmonies on Callido's organ

Mariella Martelli, organo

ARS141-003

Ars Publica


Kyrie, per organo


Kyrie

Ars Organica - Vol. 1
Francesco Catena, organ

DDD RUS 553070.2


Uni/voice, per sei pianoforti e soprano ad libitum


Uni/voice

Optical illusion
(Limited edition CD)

MusiCaMorfosi


Comments

Versus

Versus by Umberto Bombardelli is a piece based on continuous transformations of a Gregorian incipit, opposed to a two-note ostinato. It is built with harmonics that give ethereal and suspended accents. The smooth and confident progress demonstrates the Milanese composer's familiarity with the guitar, even though this is a 1992 piece, an instrument that is not easy to use for those who do not master fingerings.

Renzo Cresti

Come natura

The structure of the piece and the compositional solutions are determined by some key images of Canto XI of Alighieri's Divina Commedia. First of all, the idea of vertigo in front of the abyss that opens at the feet of Dante and Virgil. Then violence, introversion and dissolution, identified in the three circles of the violent, suicidal and sinners against God and Nature. Finally, the rise of an unbearable stench from the depths of Hell. In the Song there is also the theme of Art as a continuation of the creative act of God; the piece, analogically, thus develops from a small musical material - sequences of four sounds based on the different combinations always of the same intervals (tone, minor third, perfect fifth) - maintained in a state of constant expansion.

Umberto Bombardelli

Rising

Umberto Bombardelli wrote a lot for guitar, which has become one of his favorite instruments in recent years. The title Rising emphasizes that ascending movements prevail in the piece: from real melodic figurations, up to frequent bendings and glissandos, obtained by rubbing the sixth string from the nut with the nails in the direction of the bridge. "Ascendant" also in the sense of the prevalent recourse to the crescendo, to the detriment of diminuendo. Despite the desire to excel in the ascending movements, the form of the piece is well balanced. The sonority is luminous, with a deliberate anti-sentimental tone, obtained in an original way on the different registers of the instrument and on their combination. Curious and enjoyable piece, inventive and excellently executed.

Renzo Cresti


Full voice

" (...) Full voice by Umberto Bombardelli is perhaps the most complete piece of all those on this album; in the sense that it seems to me to explore all the dynamic and timbral possibilities - glissandos, vibratos and so on - of the trombone in a combination of fascinating complexity (for the player)".

Emiliano Michelon (OperaClick - 12/02/2021)


In a green light

Di che luce verde stiamo parlando? Ne avverti colori densi e grevi, fisicamente presenti; concretezza, un corpo a corpo con la materia; estroversione, energia, legami viscerali. Verdi vegetali e rossi cupi, di ortaglie, siepi, rampicanti; note sporche di terra; macchie cromatiche di lauri, bossi, faggi, olmi, platani, castani, pioppi, dove ogni verso o rumore si perde, inghiottito (sono grida vesperali). Il tono è sempre drammatico (“teatrale”, certo); carne e passione, gesti larghi, da presa diretta di cose e sangue. In a green light è la metafora di un fiume: parte da un singolo suono (la polla primigenia), zampilla, scorre, accumula energia, attira e trascina con sé la vita che incontra nel proprio corso, rallenta e riparte; lungo il tragitto, increspature, onde leggere e spumeggianti (trilli, bicordi, pizzicati, quintine di sedicesimi); ora si arena a contemplare il paesaggio (in una poetica del timbro giocata sulla delibazione della singola nota); ora accende il suo meccanismo a orologeria (i guizzi luminescenti sulla corda acuta); s’arena in magri greti, incontra vigneti becchettati e nidi di uccelli, arriva al vasto delta. Il mare chiama.

Enrico Raggi


Ad Unum

Gioco di contrasti Ad Unum , di irruenze che aprono, spalancano, si muovono. Bombardelli ha riconquistato un dinamismo, un vigore, una vitalità d’altri tempi. San Giorgio che lotta col mostro. In questo brano si riaffaccia il pericolo, l’azzardo, la ferita, anche l’enigma (per i continui spegnimenti e le dissolvenze, come braci che covano sotto la cenere). Senza di essi, che arte sarebbe? L’intensità che percorre la tastiera è la forma visibile di una pienezza interiore che preme, lampeggia, emerge in superficie (alla ricerca di un canto). Più salda è l’architettura, più imprevedibile la direzione; maggiore la compostezza, più violente le correnti che si scontrano dentro. Facinoroso, saporito, stagionato, come un buon formaggio; impervio e selvatico, alla faccia delle buone maniere.

Enrico Raggi


Minus

Minus e' certamente un brano complesso, virtuosistico sia dal punto di vista tecnico che dal lato interpretativo, un brano denso di scrittura ricco di contenuti. Numerosi gli episodi vorticosi e "infuocati il piu' veloce possibile" sapientemente alternati a sonorita' sospese, momenti lirici ed espressivi accentuati dall'uso dei glissandi che ne esaltano il risultato, a situazioni in cui il suono viene prodotto dal solo fiato senza ancia con l'uso delle chiavi in modo percussivo, sempre all'interno di una regolare relazione con la pulsazione metrica. Numerosi sono i momenti in cui la nota singola viene mantenuta con variazioni timbriche e di colore fino ai flatterzunge che esaltano la tensione all'interno del percorso di frase. Dai primi momenti di lettura e decifrazione del brano e' stato un piacere scoprire le tante idee e i contenuti musicali,un lavoro che ha generato un crescendo di idee e soluzioni interpretative musicali e strumentali che mi hanno divertito e stimolato ad ogni sessione di studio.

Paolo Carlini

 


Renzo Cresti: recensione del Cd "Five mysteries" (Italian only)

"Conosco e seguo la musica di Umberto Bombardelli da tanti anni e ne apprezzo la sapienza costruttiva e la genuinità comunicativa. Usare il termine 'genuinità', così caro a Niccolò Castiglioni, non è una leggerezza, anzi, potrebbe essere addirittura l'a priori in questa nostra epoca dove la comunicazione è virtuale e vaporosa. Una comunicazione che non comunica. Comunicare è diverso che esprimere, in quanto tutti e tutto esprime qualcosa, mentre comunicare significa entrare in comunità, in un insieme, in un abbraccio profondo. Ho intitolato la scheda su Umberto Bombardelli, nel mio libro Musica presente, in maniera significativa Ascoltare se stessi per comunicare agli altri. E così scrivevo a termine della disamina: "La musica di Umberto Bombardelli non è processo ma opera compiuta, che rivaluta il concetto di forma, derivata da una fantasia associativa, da una perizia tecnica e da una delicatezza espressiva che paiono gli aspetti più evidenti del suo recente percorso compositivo". Questi aspetti si riscontrano nell'originalissimo cd Five mysteries. Il contenuto di questo progetto è assai interessante. Inizia nel 2013, da un'idea del violinista Marco Rizzi, il quale era interessato alle Sonate del Rosario di Biber, ispirate ai 15 Misteri della tradizione. Bombardelli ha lavorato per cinque anni abbinando, in modo omogeneo, sue composizioni a quelle di Biber. In particolare seguendo questa scaletta:
1. Bombardelli, Il Battesimo nel Giordano - Biber, Gesù viene presentato al Tempio
2. Bombardelli, Le Nozze di Cana - Biber, L'incoronazione di Maria
3. Bombardelli, L'annuncio del Regno di Dio - Biber, L'Annunciazione dell'Angelo
4. Bombardelli, La Trasfigurazione - Biber, La discesa dello Spirito Santo
5. Bombardelli, L'Eucarestia - Biber, Gesù è crocifisso.
Presentando il lavoro, Daniele Enrico Maria Maggiore (CEO BAM International) così scrive: "L'accostamento dei brani di Von Biber a quelli di Umberto Bombardelli, potrebbe sembrare irrispettoso", in realtà è molto convincente, soprattutto perché Bombardelli è profondamente convinto dei Misteri che affronta, una convinzione che gli ispira ottimi risultati anche dal punto di vista formale. "La scelta dell'organico" - scrive Bombardelli nelle Note di copertina - "violino e organo manualiter, si pone in continuità con le abitudini esecutive barocche, secondo le quali il passaggio dall'organo al clavicembalo era un fatto del tutto naturale. Nei miei brani, tuttavia, l'organo è d'obbligo: con la possibilità di realizzare lunghi suoni tenuti e sequenze melodiche legato, viene a impersonare una sorta di 'estensione' del violino solista". Interessante il cospicuo ricorso al simbolismo musicale, non esplicito, anche perché non vi è alcun intento descrittivo. Eccellenti gli interpreti: Marco Rizzi al violino, Emanuele Vianelli all'organo e Kerem Brera al violoncello, un ottimo esempio di come, se si ha tecnica e convinzione, si può passare tranquillamente dal Barocco al presente, da musica a musica".

(www.renzocresti.com - 2020)


Bombardelli: ascoltare se stessi per comunicare agli altri (Italian only)

"Di Umberto Bombardelli (1954), perizia tecnica e delicatezza espressiva paiono gli aspetti più evidenti della sua produzione recente. Nell’attuale situazione compositiva, non occorre un ulteriore approfondimento tecnico, quanto una rinnovata disponibilità alle esigenze interiori, una forma mentis meno manageriale e più in sintonia con le energie vitali, collegate alla verità del vissuto individuale e collettivo. Non devono venir prima le commissioni, deve venire prima l’idea, quella da cui parte un brano, il quale deve scaturire proprio da un’urgenza comunicativa che, grazie al lavoro tecnico, si concretizza in oggetto musicale. L’interiorità e l’oggetto, queste sono le due polarità di Bombardelli. Prima deve compiersi l’esperienza dell’ascoltarsi e dell’ascoltare, poi quella dello scrivere, il linguaggio compositivo è l’esito personale di questa esperienza. L’atteggiamento essenziale è quello dell’essere in ascolto, di se stessi e degli altri. (...) La delicatezza del sé, la leggerezza del tratto e la scioltezza del gesto sono doti non comuni che troviamo naturali nello stile di Bombardelli, questo il suo dono alla cultura del presente (spesso egocentrica e presuntuosa)".

Musica Presente
di Renzo Cresti
Libreria Musicale Italiana; Lucca, 2019


Arioso

In questo studio di Umberto Bombardelli sfida la chitarra a sostenere un discorso melodico variamente articolato. Le prime tre frasi del pezzo sono infatti monodiche e giocano sul riproporre a varie altezze l’inciso iniziale , che quasi come un richiamo col suo intervallo di terza, ci guida attraverso la complessità del successivo sviluppo melodico segnato via via da numerose pause di sospensione . Naturalmente la chitarra non è uno strumento prettamente melodico e l’autore dopo questo avvio gioca sul contrasto drammatico con un altro elemento: quello accordale che sciolto in aggressivi arpeggi o misteriose tamborre frange il discorso. Allora le frasi melodiche via via si frammentano e il discorso comincia a evolvere accennando linee polifoniche, e trovando nelle pause, negli echi, nelle risonanze in definitiva nel mistero del timbro un forte elemento di sviluppo, notevole il culmine del brano con l’assieparsi concitato di trilli. Poi il brano dissolve la tensione prima in sottili sonorità sovracute prodotte dagli armonici e poi reiterando l’intervallo di terza nel registro grave. Il piacere dell’ascolto e dell’ esecuzione di questo pezzo sta appunto nel coglierne tutto l’arco formale, nell’assaporare il graduale compiersi delle premesse: quel clima espressivo cantabile affermato subito in modo perentorio all’inizio che si compie via via integrando tutte le risorse timbriche e polifoniche dello strumento.

Resonances

Il canto iniziale, solitario e spoglio, sulla corda più acuta, quasi invocante col suo incedere solenne (novello Orfeo?) si incarica di com-muovere, sul palcoscenico delle sei corde, altri suoni, altre risonanze: dapprima gli fanno eco alcune linee polifoniche poi pian piano tutto il brano si popola di arpeggi, ora magici, ora aggressivi e guizzi di scalette cromatiche. Al culmine di in questa agitazione timbrica improvvisamente tutto ritrova la quiete nelle ampie linee dell’episodio polifonico finale.

Duetti

Sospeso e misterioso ma anche solenne e affermativo, sempre intenso come un Inno a piu voci che celebra il filo misterioso che sostiene tutti gli aspetti della realta'. Viene in mente Leopardi:"...a qual suo dolce amore sorrida la Primavera".

Luciano Chillemi


Recensione del concerto di presentazione del CD Controluce - Duo chitarristico Atzori-Brunini. Lucca, 29.11.2016

Danze interrotte

Che Umberto Bombardelli sia uno dei migliori compositori per chitarra (strumento assai difficile da padroneggiare compositivamente) non c'è dubbio, la sua ricca e bellissima produzione chitarristica sta a dimostrarlo, come anche queste Danze interrotte (2001), scorrevolissime e intelligentemente montate, ancora una volta ben eseguite, con la dovuta leggerezza, dal giovane duo.

Renzo Cresti


Quattro Duetti per oboe e clarinetto

Mi è usuale associare la figura di Umberto Bombardelli a quella dei grandi compositori “artigiani” della tradizione storica (l’elenco sarebbe lungo), che dietro l’apparente routine di scrittura celavano in realtà una straordinaria creatività. Così è Bombardelli, un compositore che non sente certo la necessità di esplorare territori incontaminati con il solo fine di stupire ma che, al contrario, fonda la sua produzione su una vena creativa di grande valore ed estrema spontaneità, appropriandosi di una tradizione solidamente assimilata ma che allo stesso tempo si rivolge ampiamente a nuove forme espressive e tecniche. Bombardelli scrive musica estremamente gradevole, ma allo stesso tempo ben lontana da quei generi musicali che troppo spesso sentiamo oggi imperversare e che fanno purtroppo della piacevolezza deteriore la loro caratteristica prevalente. Nei suoi Duetti per oboe e clarinetto dei quali assieme al collega Omar Zoboli abbiamo avuto l’onore di essere dedicatari e che abbiamo recentemente registrato, si riscontrano tutte le caratteristiche della sua produzione, seppure in un minuscolo organico. Lo spirito creativo si coniuga alla perfezione con la maestria compositiva e la perfetta conoscenza tecnica degli strumenti.

Sergio Del Mastro

La musica di Bombardelli mi racconta di uno spirito libero che si guarda intorno, osserva incuriosito, divertito, annota fogli di diario in musica. Il tutto con la leggerezza estrema di qualcuno che non vuole “dimostrare” nulla, ma che trascrive con arguzia e attenzione le sue emozioni sonore, nate dall' incommensurabile mondo musicale che ci circonda. Nei suoi Duetti per oboe e clarinetto percepisco in particolare uno spirito elegante, leggero, direi quasi francese, come quello di musicisti della prima metà del secolo scorso, dal "Groupe de 6” a Jean Francais, da Milhaud a Poulenc, mischiato a una punta di cubismo e di minimalismo, un po’ di “Bauhaus” costruttivo in miniatura, e di surrealismo alla Buzzati. Una musica che mi regala buonumore spensierato, che fa venir voglia di incontrarne l’autore, per scambiare un po’ di idee e magari sorseggiare insieme un buon vino d’annata…

Omar Zoboli


General editor: Piero Bonaguri

Envision the music

Edizioni Ut Orpheus, Bologna - Italy, 2012

(The collection - in collaboration with SIMC, Italian Society for Contemporary Music - contains my piece Das klingende Lied III for guitar).


General editor: Piero Bonaguri

Chitarra oggi (Guitar today)

Edizioni Carisch, Milan - Italy, 2011
Educational Series

(The book contains my composition 5 piccoli pezzi)


SOLO

Quasi delle variazioni sulla solitudine… Scrivere per la chitarra un pezzo virtuosistico , “da concerto “ suggerisce all’autore di esplorare e dare voce all’ampio registro espressivo dello strumento dimostrandolo capace sia di forti contrasti drammatici sia di intenso lirismo, una vocazione solistica dello strumento , “una solitudine”che è come scoprire tutto un mondo interiore che si agita, desidera, si stupisce, domanda, esplode di gioia: ne esce un brano virtuosistico, un vero pièce de resistence ma per nulla esteriore. Solo è formato da vari episodi che si saldano fra loro senza soluzione di continuità. Dalla tempestosa inquietudine della sezione iniziale caratterizzata da fluenti arpeggi che via via evolvono verso un clima più martellante e aggressivo si passa a sezioni più interrogative e sospese dove l’autore riesce con mezzi semplici (ad esempio contrapposizioni dinamiche improvvise , salti di registro) ad ottenere risultati di alta suggestione e di straordinaria resa sonora. Al centro del pezzo il clima espressivo si fa lirico e fantasioso tramite frammenti di canto alternati a bicordi ribattuti che sfruttano abilmente la capricciosa disomogeneità timbrica delle corde della chitarra. Il finale, preceduto da un misterioso episodio in pianissimo, è una gioiosa e vitale esplosione di sonorità che poi si placa su un insistito ribattere una dopo l’altra le corde a vuoto della chitarra finchè risuona a lungo solo il mi basso quasi per permettere alla memoria di riassaporare tutto il percorso fatto.

Luciano Chillemi


Sette studi per chitarra: un'occasione per un originale percorso musicale e interpretativo (by Luciano Chillemi)

Free download the essay (PDF, Italian language)


About the "Studies for recorders" (Italian only)

Umberto Bombardelli si trova a suo agio nello spazio dello Studio. Con facilità lo conduce in una dimensione di totale libertà, gioia, divertimento. Per lui, come in alcune lingue straniere, il verbo “suonare” appare tradotto con la stessa parola che indica la parola “giocare” (to play, Spielen, jouer, jàccani). Due facce della stessa medaglia. Azioni gemelle che si (con)fondono, si sovrappongono, si mescolano. Volo (mentale) e acrobazia (sonora), concepiti nell’ottica di una reale preoccupazione pedagogica. Volteggiare fantastico e godimento del suonare. Un intimo saldarsi di piacevole, utile, allettante, istruttivo. Impossibile scindere i termini della questione. Questi Studî sono veri giochi musicali, come li intendeva Johan Huizinga, quando scriveva “il carattere ludico può essere inerente alle azioni più elevate”. Ci si muove, insomma, sulla linea del pensiero elaborato da Marco De Natale nel suo libro La Musica come Gioco (Peter Lang, Berna 2004). L’inventio compositiva si fonde con una perfetta fattualità (ciò che s’intende in termini di realizzazione, eseguibilità, materialità, corporeità, varie facoltà psicomotorie gestualmente e mimicamente implicate) entro i contesti tipicamente funzionali del genere affrontato (...)

Enrico Raggi

download the full essay (PDF, 70 KB)


(...) Umberto Bombardelli's musical work seems to me as being supported by an ideal which is perceived as true; by a communicative power that becomes inner participation.. The relationship between Bombardelli and the musical materials is therefore a friendship: friendship with the consequences of the "theme", of the initial intuition... At the beginning there is a spiritual urgency, an inner claim, a requirement that becomes a musical object through the compositional work (...)

Enrico Raggi, Radio Vaticana


(...) Bombardelli's music is not negation, project, ideology, process; it is an imaginative object, where fantasy and invention are related to the pencil, mind and thought , to education and compositional tradition. But before everything they are man's qualities; this is the reason of their charm, a listener's grace which becomes communication. That way, the listener perceives no only the beauty of forms and the skill in construction, but also their authenticity (...)

Linguaggi della musica contemporanea
a cura di Renzo Cresti
Guido Miano Editore; Milano, 1999


(...) The first stage of my production is related to the interest for the mechanical interplay of rules. These ones are a consequence of a thorough analysis of a musical "theme"... A desire was unconsciously rising: my music had to be necessary (...)

Umberto Bombardelli, da "Autoanalisi"
Enciclopedia Italiana dei
Compositori Contemporanei

Pagano, Neaples (Italy), 1999

ISBN: 88-87463-0-7


Renzo Cresti

L'e(ste)tica della bellezza

Edizioni Il Molo, Viareggio (Italy), 2007

ISBN: 978-88-89638-70-5

(The book contains some introductory essays by  C.Mezzasalma and R.Cresti. The main part of the publication is made up by 64 interesting essays in which Italian composers explain how they behave in front of other kinds of art)


Gian Nicola Vessia - Marco Rossi

Le Firme dell'organo

Edizioni Carrara, Bergamo (Italy), 2003

(The book contains the biographies and catalogues of Italian composers who dedicated some pages to the organ in XXth century).


Quaderni di Octandre

Agenda Edizioni, Bologna (Italy), 1992

The booklet contains a thorough analysis of Cadenza for wind octet. The musicologist is Benedetto Passannanti.